The Builder
12 ottobre 2020

A TU PER TU

Intervista a un agente immobiliare di successo de L’Arte di Abitare

Quando è iniziata la tua carriera lavorativa nel Network L’Arte di Abitare Servizi immobiliare?

La mia carriera è iniziata circa 15 anni fa. Arrivavo da un’esperienza totalmente differente, lavoravo come commerciale per Wind settore aziende, quindi il classico rappresentante e come attività correlata, ricoprivo il ruolo di consulente per Alleanza Assicurazioni.

Due attività lavorative molto distanti da quello che sarebbe a breve diventato il mio mondo, ovvero il settore immobiliare. Ho abbandonato entrambi i due settori a piè pari, facendo davvero un salto nel vuoto per abbracciare quello non solo era un sogno, ma anche un progetto da costruire per il mio futuro.

Avevo una grande ambizione, volevo dimostrare a me stesso di poter intraprendere un nuovo percorso con successo, e nonostante i lavori che stavo ancora svolgendo procedevano a gonfie vele, dandomi soddisfazioni anche retributive, decisi di abbandonarli perché non mi garantivano una progettualità futura, se non qualche scalino di carriera in più o dei meri riconoscimenti.

Quando sono entrato per la prima volta nella sede centrale de L’Arte di Abitare per un colloquio, nel Dicembre 2004, sentivo che in quella realtà la voglia di emergere era forte, non c’era ancora la struttura che oggi possiamo vantare, però sentivo una marcia in più. Non nego che all’epoca avevo fatto altri colloqui con importanti gruppi del settore, parlo di Tecnocasa, Primacasa e Gabetti e come ultimo colloquio ero approdato proprio a L’Arte di Abitare Servizi Immobiliari, che per dimensioni era la realtà più piccola.

Ma quando sono venuto a contatto con le persone che a quel tempo componevano il team di una delle prime agenzie aperte dal gruppo, ovvero Noventa Padovana, e ho avuto la fortuna di relazionarmi con il Presidente, ho capito subito quanto valore dessero alle persone. In questa nuova dimensione non ero più un semplice numero, a una risorsa su cui investire per il futuro. Ero un neofita del settore immobiliare, da semplice consulente di primo livello ho intrapreso tutti i percorsi formativi che potessero darmi gli strumenti necessari per crescere e creare una solida carriera lavorativa.

Perché hai scelto L’Arte di Abitare rispetto ad altri Network?

Che fossi entrato o non fossi entrato in un grande gruppo immobiliare non avrebbe fatto differenza, se non ero io sarebbe stato un altro, potevo essere sostituito e sostituibile in qualsiasi momento e non mi piaceva essere trattato come un numero.

Diversamente a L’Arte di Abitare ho compreso quanto importante fosse una risorsa umana, ho capito che volevano investire su di me, non solo economicamente ma anche come investimento di tempo, e il tempo è prezioso, non scontato.

Non mi avrebbero lasciato in balia degli eventi, ma mi avrebbero accompagnato lungo tutto il percorso, con affiancamento, formazione e supporto e dedicandomi quel tempo, che per me è stato cruciale per la crescita professionale e per i risultati che ho raggiunto in 15 anni di attività.

Ripercorrendo il tuo intero percorso con L’Arte di Abitare, quali sono stati gli step fondamentali della tua carriera lavorativa?

Inizio da zero e nasco professionalmente a Gennaio 2005, come semplice consulente immobiliare, dopo circa sei mesi di praticantato nel settore delle acquisizioni comincio ad affiancarmi al mercato della vendita e i primi risultati del mio lavoro arrivano a Settembre del 2005. Il gruppo L’Arte di Abitare all’epoca contava un numero ancora ridotto di agenzie immobiliari, e io ho avuto la fortuna di incontrare Marco Merlin, oggi Amministratore Delegato del gruppo, ma al tempo consulente per un’altra agenzia.

Devo dire che sia quando lo conobbi che successivamente, il supporto di Marco, umano e professionale, non mi è mai mancato, eravamo due giovani ventenni, ma siamo riusciti entrambi a emergere in un mercato molto complesso e difficile. Dopo una condivisione dei miei progetti e delle mie aspirazioni con il Presidente del gruppo, che mi ha offerto il suo appoggio e consiglio, due anni e mezzo dopo la mia partenza, raggiungo l’obiettivo di aprire la mia prima agenzia immobiliare a Mira. Al Presidente, come alla mia famiglia, devo molto per il sostegno che mi è stato dato. Ho iniziato quindi a ricoprire il mio primo ruolo imprenditoriale a soli 22 anni e mi fregio di essere il più giovane imprenditore del Network. Nel 2010 divento socio di Manuel Biasiato per aprire una seconda agenzia a Spinea, per poi acquisire nel Maggio 2010 l’agenzia di Mirano. Fino al 2012 conservo tutte e tre le agenzie ma successivamente arriva una svolta, apro una quarta agenzia a Mogliano Veneto, insieme a un’altra socia, agenzia che poi cedo all’attuale titolare Silvia Trivellato. Nel 2013 decido di cedere anche Mirano e la cedo al manager che l’aveva fatta crescere a tal punto da desiderarne l’acquisizione.

Per me è stato un vanto e un punto d’orgoglio vedere un giovane ambizioso che, come me, si era messo in gioco partendo da zero, per questo, mi sembrava naturale la cessione. Le due cessioni non sono quindi risultate una perdita, anzi un passaggio strategico che mi ha permesso di dare un riconoscimento ai miei collaboratori più meritevoli e, al contempo, concentrare risorse ed energie sulle mie prime due agenzie.

Quando ero dimensionato sulle 4 agenzie, con 30 funzionari e 3 dipendenti la struttura era diventata troppo complessa e pesante da gestire. Un meccanismo, se non ben oliato, non gira alla perfezione, perciò la compressione del lavoro doveva portare a un aumento del servizio e della professionalità, finalizzata a una successiva espansione, più consapevole e solida. Per realizzare questo salto di qualità ho capito che dovevo concentrarmi sulle risorse umane, riuscendo a supportarle meglio, dedicandogli tempo, risorse e impegno, perché la crescita esponenziale della mole di lavoro di un’agenzia deve corrispondere a una pari crescita delle risorse umane. Devo dire che la scelta intrapresa è stata corretta, perché da quel punto in poi le due agenzie, Mira e Spinea hanno espresso una crescita costante e vorticosa. Ho rafforzato e affinato il mio stile imprenditoriale tanto che a fine 2017 apro l’agenzia di Oriago e ad Aprile 2019 la sede di Treviso Sud de L’Arte di Abitare.

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