Milano sta vivendo un processo di riqualificazione continuo da più di 15 anni.

Oltre ai progetti più importanti che riguardano gli ex scali, Porta Nuova e Porta Romana, ci sono diverse aree, sparse per la città, alle quali non hanno ancora attribuito un progetto di riqualificazione.

1) L’area di Porto di Mare, dopo diverse ipotesi di riqualificazione subite negli anni, ha forse trovato la sua identità. Grazie al progetto OpenAgri, si vedrà la realizzazione di un polo agricolo d’eccellenza per affrontare i problemi relativi allo sviluppo urbano sostenibile.

2) I Giardini in memoria dei caduti di Nassiriya, in zona Turro, potrebbero diventare una nuova Isola grazie al programma “Reinventing Cities” che vede la riqualificazione dello scalo Greco, adiacente ai giardini.

3) L’ex ospedale delle malattie infettive è una palazzina di prego, stile anni 20, abbandonata al degrado da diversi anni. Qualche anno fa doveva diventare un presidio ATS ma il progetto non andò in porto. 

All’interno dell’area inoltre è presente un’antica villa che potrebbe essere recuperata per un utilizzo museale. 

4) Le 5 vie, che creano una forma a stella, ricoprono una splendida zona del centro storico che necessita di diversi piccoli interventi urbanisitici oltre alla riqualificazione di alcuni palazzi fatiscenti. Grazie all’associazione culturale no-profi 5 VIE Art + Design si è infatti organizzato il rilancio di una delle zone più importanti di Milano.

5) Per il Palazzo di Cristallo, ex fabbrica Innocenti in cui si produceva la mitica Lambretta, sono mille le ipotesi di riqualificazione; L’area potrebbe trasformarsi in un polo cittadino dedicato al cibo, un centro di intrattenimento e cultura o un parco zoologico.

6) Le ex-scuderie di San Siro sono una delle situazioni di degrado più storiche di Milano. Dopo diversi anni il comune, proprietario dell’immobile, ha deciso di aderire a “Reinventing Cities”, un progetto internazionale che apre la progettazione e la riqualificazione di aree urbane a studi internazionali, i quali hanno identificato l’area come possibile Teatro delle Terme, mantenendo l’edificio storico e utilizzando una tecnologia eco-sostenibile.