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18 settembre 2017

A NEW YORK È IN VENDITA ANCHE L'ARIA

In una città dove lo spazio manca, non resta che andare in alto. Ecco di cosa si tratta.

 
A New York ogni singolo metro quadro è prezioso. Per i costruttori di grattacieli newyorkesi, l’ultima frontiera da conquistare è il cielo. Come? Comprando l’aria inutilizzata dagli edifici adiacenti alla zona in cui si intende costruire, accaparrandosi i cosiddetti air rights. 
 
 
Gli air rights possono essere definiti come i diritti di sopraelevazione che spettano al titolare di un determinato edificio. Questi diritti possono essere venduti e comprati. In alcune zone della città la densità edilizia non può superare una certa quota e quindi i grattacieli sono sottoposti a un limite di altezza. Un problema, questo, che può essere risolto proprio grazie agli air rights. Non tutti gli edifici, infatti, sfruttano al massimo il loro diritto di sopraelevazione. I costruttori di grattacieli possono acquistare lo spazio inutilizzato da questi edifici, qualora fossero appunto più bassi di quanto previsto dal piano regolatore. 
 

Sono infatti le sistemazioni collocate ai piani più alti dei grattacieli a sfruttare la luce migliore e ad essere affacciate sui panorami più affascinanti. Il mercato non è libero di espandersi, limitato dalla geografia del territorio, perciò si punta letteralmente verso l’alto. 

 
Uno dei più grandi “compratori d’aria” a New York è stato Donald Trump, che per costruire la Trump World Tower sulla prima strada, ha comprato gli air rights di ben nove edifici adiacenti al terreno su cui ha costruito.
 
Trump World Tower a New York di Donald Trump
 
 

 

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